Come funziona l’ora legale?

Due volte l’anno ci ritroviamo a spostare in avanti o indietro le lancette dell’orologio di un’ora, per il passaggio dall’ora solare a quella legale e viceversa. Ma come e perché è nata questa convenzione? E soprattutto, come funziona l’ora legale?

In questo approfondimento faremo chiarezza sul funzionamento e le origini di questo sistema che regola il nostro tempo.

Che cos’è l’ora legale

Con il termine “ora legale” si intende la convenzione secondo cui, durante il periodo estivo, si attiva un’ora di luce diurna in più posticipando di un’ora l’orario standard.

In Europa e in Italia, l’ora legale scatta a partire dall’ultima domenica di marzo, quando le lancette dell’orologio vengono spostate un’ora in avanti, dalle 2 alle 3. Rimarrà così fino all’ultima domenica di ottobre, quando tornerà in vigore l’ora solare.

I vantaggi dell’ora legale sono:

  • Risparmio energetico: essendoci più luce diurna, si utilizza meno l’illuminazione elettrica
  • Più ore di luce durante il giorno: agevola le attività che si svolgono all’aria aperta

Come funziona l’ora legale?

Ma ora vediamo più nel dettaglio come funziona l’ora legale.

Come anticipato, l’ora legale viene attivata spostando avanti le lancette degli orologi di un’ora a partire da un determinato giorno.

In Italia il passaggio avviene nel modo seguente:

  • Ultima domenica di marzo: alle ore 2.00 si passa alle ore 3.00
  • Ultima domenica di ottobre: alle ore 3.00 si passa alle ore 2.00

Quindi in primavera “perdiamo” un’ora di sonno (dalle 2 alle 3 del mattino), che in realtà recuperiamo in più di luce la sera stessa e nei mesi seguenti; viceversa accade a fine ottobre, guadagnando un’ora di sonno (dalle 3 alle 2) a discapito di un pomeriggio che diventerà più buio.

Il sistema dell’ora legale consente quindi di sfruttare al massimo le ore di luce solare durante il periodo estivo.

Come funziona l’ora solare e l’ora legale?

Il complemento dell’ora legale è l’ora solare, ossia l’orario “standard” in vigore durante il periodo invernale.

Quando finisce il periodo dell’ora legale scatta infatti quello dell’ora solare. In questo modo nelle diverse stagioni le ore di luce vengono distribuite in modo da sfruttare al massimo la luce naturale nei rispettivi periodi.

Si tratta quindi di un sistema di gestione delle ore di luce basato sull’alternanza dei due orari, legale e solare, in basse alle stagioni. Una soluzione semplice ma efficace.

Breve storia dell’ora legale

L’idea di un orario “spostato” avanti di un’ora rispetto a quello solare venne proposta per la prima volta nel 1784 da Benjamin Franklin, come sistema per risparmiare energia e sfruttare al meglio la luce solare. Ma ci volle più di un secolo perché l’ora legale venisse adottata per la prima volta.

A fare da apripista fu la Germania, durante la Prima Guerra Mondiale (1916), seguita a ruota da Gran Bretagna e altre nazioni. L’Italia adottò l’ora legale per la prima volta nel 1916 limitatamente ad alcune città, ma fu resa operativa su tutto il territorio solo a partire dal 1940.

Negli anni seguenti il sistema è stato via via adottato dalla maggior parte dei paesi, Italia compresa, con l’alternanza ritmica che continua ancora oggi.

Quando a fine marzo torna il momento di spostare le lancette, quindi, pensiamo che si tratta di una convenzione ormai rodata che fa parte della nostra routine. Ma come abbiamo visto sono interessanti la genesi e il funzionamento di questo sistema che continua a portare benefici, regalando un po’ di luce e risparmio energetico!